In questo secondo post dedicato alla fioritura dei ciliegi, parliamo della conclusione inevitabile di un evento che si celebra da secoli, una stagione dopo l’altra. E di questa strana primavera 2020 che ha donato la fioritura più rigogliosa degli ultimi anni.
Hanami dell’albero Somei-Yoshino
Forse non tutti sanno che la stragrande maggioranza degli alberi di ciliegio presenti sul territorio giapponese, quasi l’80% del totale, appartiene al tipo –Somei-yoshino– una varietà nata alla fine del Periodo Edo nella parte nord di Tokyo. Precisamente nel quartiere di Komagome, ormai conosciuto come il paese natale di questa specie, la cui stazione si trova sulla Yamanote Line, a circa 25 minuti da Shinjuku. Anticamente il nome del distretto era Somei e proprio qui i suoi famosi giardinieri coltivavano numerose specie di fiori oltre ai meravigliosi alberi di ciliegio, i quali si ritiene siano originati da un incrocio naturale fra le qualità Oshima e Edo Higan.
I Somei-Yoshino crescono molto rapidamente e raggiungono i venti metri di altezza, producono singoli fiori a cinque petali che sbocciano prima delle nuove foglie, cosicché li ricoprono interamente, come tante soffici nuvole bianche.
Hanami, cultura e economia
La fioritura dei ciliegi è in Giappone un periodo dell’anno estremamente importante sia dal punto di vista economico che culturale. Lo scorso anno sono stati otto milioni e mezzo i turisti che hanno visitato il Paese durante il periodo, che tradotto in cifre equivale a incassi pari a 5 miliardi di euro. Ma è l’emozione che i sakura donano ciò che conta di più per i nipponici, ed anche per gli stranieri che hanno ammirato o vorrebbero almeno una volta nella vita trovarsi in una delle località giapponesi con il naso all’insù, e guardare migliaia di rami fioriti. Anche quest’anno i vari appuntamenti erano stati organizzati con cura, e l’Agenzia Metereologica nipponica aveva stilato per tempo la consueta mappa suddivisa per tipologia di Sakura, in cui prevede con approssimazione quasi perfetta la data di inizio della fioritura in tutte le principali città e regioni del Paese. Solo una cosa non era prevedibile, una pandemia portata dal virus Covid 19.
Hanami 2020
Così, in contemporanea con lo spuntare dei boccioli, i vari governatori delle città non hanno potuto far altro che invitare le persone a non svolgere i picnic tradizionali nei parchi e lungo i viali alberati delle città. A Tokyo la governatrice Koike Yuriko, riferendosi al sacrificio chiesto ai cittadini ha affermato di comprendere che fosse una cosa talmente difficile a cui rinunciare, quasi come “chiedere agli italiani di non abbracciarsi”.
Una affermazione che ci fa sorridere ma che rende bene l’idea di cosa stesse cominciando a succedere in Giappone poche settimane fa. Non è stato facile per i giapponesi adeguarsi alle richieste delle autorità, e nei primi giorni di fioritura i parchi di Tokyo, Kyoto e Osaka sono stati premi d’assalto dalle persone, sebbene tutti i maggiori eventi annuali che solitamente si svolgono nei templi o nei giardini più rinomati del territorio, siano stati annullati.
Hanami, fine della stagione
In questi giorni le piogge e delle temperature sotto la media stagionale stanno caratterizzando Tokyo e altre zone del Giappone, portando ad una più veloce conclusione l’annuale fioritura dei ciliegi. Ora molte più persone stanno a casa, perché coscienti della gravità della pandemia, mentre i petali bianchi e rosa hanno iniziato a cadere, ricoprendo le strade, le panchine e i prati. Scendono come neve leggera su città semideserte, dando vita ad uno scenario meraviglioso quanto denso di melanconia.
La fine della stagione di sakura più strana e surreale mai vissuta è inevitabilmente giunta, dando forma ad una primavera fuori dall’ordinario. Ciò che non è cambiato tuttavia è la bellezza dei fiori, che forse aiutati dall’aria più pulita e dal ritmo rallentato dovuto ad un terribile virus, sono apparsi più suggestivi e splendenti del solito.
Un’altra stagione per hanami arriverà, e si potrà godere ancora del fascino dei fiori. La prossima primavera sarà ancor più attesa del solito, e tutti ci auguriamo di poterla vivere nuovamente all’aperto.
Fab Palmeri
-Pensiero Kawaii-