Stagioni giapponesi: Estate
Siamo in Estate, ovunque stanno fiorendo le ortensie, primo fiore della stagione che colora di viola e blu le isole giapponesi.
Viaggiare in estate?
Perché no? Ogni i momento è buono! In Giappone è la stagione migliore per fare festa e vivere all’aperto sia in città che nella natura. Visitare le isole nipponiche nel periodo estivo, permette di coglierne pienamente l’aspetto ludico e gioioso. Natsu è anche il periodo dell’anno in cui è facile accorgersi dell’essenza di tradizioni millenarie, e del loro fondersi senza conflitti con la modernità più avanzata. A me è successo così, in un’estate di decenni fa.
L’impatto con la stagione appena uscita dall’areoporto di Narita è stato talmente forte che lo ricordo ancora oggi. Il profumo dell’aria, il suo spessore quasi palpabile, il caldo avvolgente, le gocce di sudore a fare gara nel discendere implacabili dalla fronte giù per il viso. Due contrasti evidenti: all’interno di edifici, auto, treni e case il gelo dell’aria condizionata, mentre per strada la temperatura sale ben oltre i 30 gradi. O uno o l’altro, il primo a compensare il secondo, due opposti necessari. L’atmosfera della capitale è frenetica e calma al tempo stesso, la temperatura costringe a brevi pause per dissetarsi nei locali, fra un tè freddo e un gelato.
I mesi dell’estate giapponese
Il primo mese d’estate esordisce in Giappone con Tsuyu o stagione delle piogge, caratterizzata da caldo e molte piogge, la temperatura varia in maniera consistente da un estremo all’altro. Migliaia di ombrelli trasparenti si aprono e si chiudono all’unisono, ce ne sono per tutti, si possono comprare ovunque. All’entrata dei negozi, dei distributori offrono contenitori lunghi e stretti in cui infilarli per evitare di bagnare il pavimento. Poi torna il sole e così via, fino all’arrivo di luglio e agosto, due mesi in cui il termometro sale ancora di intensità, mentre le precipitazioni diventano rare.
Tokyo festeggia l’estate nei templi più grandi come nei piccoli, lungo le strade intorno alle stazioni agghindate con lanterne e fiori. In particolare sera, quando cala l’oscurità gruppi di persone con addosso gli yukata di cotone leggero si ritrovano per danzare sotto le stelle. Donne, uomini giovani e anziani, bambini e bambine festeggiano insieme. Il mattino dopo ognuno riprenderà il proprio ritmo al lavoro, a scuola o a casa.
Che dire poi, del cibo estivo?
Il cibo e le bevande dell’estate giapponese
L’estate offre molteplici possibilità di scelta, ricche e gustose sorprese a base di ingredienti freschi e nutrienti. L’importante è che siano cibi capaci di donare energia rigenerante. nella categoria rientrano gli spaghetti di soba, o i sottilissimi somen freddi, accompagnati dalle salse a base di shoyu in cui intingerli. Ottime sono anche le abbondanti ciotole di riso con l’anguilla grigliata, e le verdure di stagione. Tanta la frutta disponibile, dolcissima e sempre presentata già tagliata a fette. Immaginate di assaggiare dell’anguria, melone o pesca serviti in piattini di vetro appena tolti dal frigo per regalare refrigerio. E poi i dolci, talmente morbidi e zuccherati da risultare perfetti per accompagnare i tè delle varie qualità. La lunga notte estiva della capitale è il momento migliore per bere nei suoi beer garden, dei locali spesso posizionati sulle terrazze dei grattacieli più alti della città. Da quelle altezze è possibile godere della vista su Tokyo cogliendola nella sua immensità, mentre le luci rosse che illuminano a intermittenza i contorni dei suoi edifici, incontrano il blu scuro della notte. L’alba del giorno arriverà presto offrendo a chi le cerca, nuove imperdibili scoperte. Perché Tokyo, anche per chi ci ha vissuto e la conosce, non smette mai di stupire.
-D’estate la notte: naturalmente col chiaro di luna; ma anche quando le tenebre sono profonde. E’ piacevole allora vedere le lucciole in gran numero rischiarare volando l’oscurità– (Sei Shōnagon -Note del Guanciale- anno 1000 circa)
Fab Palmeri